mercoledì 2 ottobre 2024

dopo il naufragio

Grazie a chi mi ha inviato pensieri, parole emozionate, recensioni. Segue qualche scritto riguardante la mia graphic novel.

Dopo il naufragio di Ortica / recensione di Giovanna Gallo

Racconto forte, coraggioso e toccante di una storia intima personale che si intreccia con le vicende socio-politiche legate alla crisi del movimento giovanile e studentesco del 1977, i suoi sviluppi e i risvolti negativi che si ripercuotono sulla vita della giovane Autrice fino ad arrivare ai giorni nostri. Pur essendo un racconto decisamente autobiografico, una sorta di diario intimo, la voce narrante della protagonista rimane quasi velata ma si esprime con forza nella grafica delle illustrazioni che strutturano il libro per lasciare invece spazio alle voci di altri protagonisti degli eventi: la corrispondenza con il padre assente, frammenti di ricordi di amici, slogan, testi di canzoni che hanno segnato quegli eventi, tenuti insieme dal filo conduttore dei movimenti giovanili e dei centri sociali e dalla ricerca personale dell’Autrice di mettere insieme i frammenti del rapporto con un padre mai conosciuto realmente. Questa narrazione polifonica fa sì che questa graphic novel possa essere inquadrata in una cornice post-modernista in base alla quale non esiste una visione univoca, unilaterale degli eventi che vengono, pertanto, narrati da varie angolazioni. Una narrazione che va avanti, indietro e lateralmente nel tempo e nello spazio: uno schema che tende a sconcertare il lettore abituato a una mera sequenza cronologica dei fatti. Caratteristica della narrativa post-modernista, infatti, è quella di sconvolgere i canoni della narrativa tradizionale, rivelando così una forma di resistenza all’ordine cronologico degli eventi e alla struttura orizzontale della narrazione. La struttura non lineare del racconto segue ed esprime, piuttosto, un fluire di emozioni, ricordi, sensazioni, percezioni, memorie frammentate che rappresentano in maniera efficace il flusso dei movimenti intimi della psiche dell’Autrice. Non si tratta, pertanto, di un racconto coerente, bensì dell’espressione di come l’Autrice tenti di ricostruire il passato per adattarlo ai fini presenti, usando come strumento la memoria, nella ricerca di dare un senso ad eventi complessi con implicazioni negative sulla propria esperienza personale senza, tuttavia, mai scadere in facili sentimentalismi.
Lecce 18/08/2024
Dopo il naufragio, graphic novel di Ortica - recensione di Paolo Rausa

“Piazza, bella piazza/Ci passò una lepre pazza…” Claudio Lolli cantava nel 1976 le gesta di un mondo che aveva sognato e che ora vedeva scomparire all’orizzonte l’idea del cambiamento rivoluzionario. “Verifichiamo compagni!” era la parola d’ordine di quegli anni, che vanno dal 1969 al 1980, uno slogan che riassumeva la linea operativa meglio conosciuta come “prassi-teoria- prassi”. L’idea del sovvertimento sociale, in costruzione, doveva fare necessariamente i conti con “lo stato di cose presenti” per trasformarlo con le armi dell’ironia, del sorriso, del “vogliamo tutto”, del “vietato vietare” in un nuovo ordine sociale, senza sfruttati e sfruttatori, al quale ognuno avrebbe dato secondo la propria capacità e del quale avrebbe fruito a seconda dei propri bisogni. Insomma l’utopia al potere! Un ribaltamento delle logiche individuali di profitto da realizzare con pratiche collettive, con decisioni assunte in assemblee partecipate, mettendo in gioco tutto. La visione e la pratica del collettivo assumono la funzione di bussola dei comportamenti in tutti i luoghi frequentati, le fabbriche, le scuole, i centri sociali e gli happening all’aria aperta sull’esempio del Festival di Woodstock, organizzato nel 1969 in un’area metropolitana di New York, un tre giorni all’insegna della pace, dell’amore e della musica. A partire da questi contenuti si sviluppa in Italia un movimento di idee, una nuova concezione di vita e di arte attraverso la rivisitazione degli strumenti tradizionali della comunicazione, i libri d’artista, le riviste – Re Nudo fra tutte – , i manifesti, le fotografie di Ugo Mulas per es. intese come “verifiche” sul campo, le riprese e gli scatti di Gabriele Basilico e di Giovanna Calvenzi durante il Festival del Proletariato Giovanile di Parco Lambro di Milano nel 1976, i cataloghi, i documenti e soprattutto i video, all’inizio solo e volutamente in b/n e al naturale. Si rigenerano di conseguenza i linguaggi artistici, che rompono con le esperienze precedenti, in contrapposizione e in polemica sorgono nuovi movimenti, affermandosi in diverse etichette evocative: Arte Povera, Arte Processuale, Minimal, Body Art, Fluxus, ecc. L’arte provoca e impressiona. Dapprima non violento alla maniera gandhiana poi in parte con esiti drammatici per la formazione dei cosiddetti nuclei armati proletari, il pensiero “antagonista” produce l’ala creativa della “Controcultura” con l’utilizzo di materiali visuali di bassa qualità tecnica ma di grande impatto emotivo e introduce nell’arte e nella società civile le nuove suggestioni della musica, della grafica, del fumetto, dell’uso del corpo e della sessualità. L’artista non accetta più deleghe e l’opera d’arte è azione che coinvolge gli spettatori. Si afferma così una nuova concezione artistica dove arte e società si contaminano al fine di favorire il coinvolgimento diretto delle componenti sociali nella produzione di opere e di conoscenza, rendendo possibile attraverso performance in diretta l’affermazione di un nuovo diritto sociale a conoscere,inventare e produrre, cioè non essere solo consumatori riverenti. Tutto questo retroterra politico, sociale e culturale costituisce la materia narrativa nella graphic novel di Ortica che cerca di riannodare i fili della memoria e degli affetti negati. Ne viene fuori un racconto emozionante nel ricordo delle tante lotte e dei fatti drammatici, come la uccisione di Francesco Lorusso per mano di un giovane carabiniere durante uno dei tanti cortei e sit-it che coinvolgevano il mondo giovanile a Bologna e non solo. Il movimento rivoluzionario ad un certo punto arretrò e i suoi rivoli conobbero la scelta della lotta armata e anche della disgregazione sociale per via delle droghe che infestarono i corpi e le menti, determinando lutti e altre speranze di redenzione, per lo più il risucchio e l’analisi introspettiva o la fuga verso l’India e i paradisi esotici. L’opera di Ortica espressa in numerose cartelle e realizzata in carboncino si accompagna a testi esplicativi e alle lettere di Gigi che cerca di riannodare il filo reciso dell’amore paterno, con un certo languore ma con grande passione, quella che ha caratterizzato una generazione di giovani alla ricerca della bellezza attraverso la costruzione di un mondo migliore. La meglio gioventù. A loro è dedicato questo pregevole lavoro.
Momo edizioni, Roma, luglio 2024, pagg. 160, € 19,00.
San Giuliano Milanese, 02/10/2024 Paolo Rausa

foto dei disegni realizzati - grafite su carta

martedì 27 agosto 2024

Dopo il naufragio - Ortica - Momo edizioni

Da luglio in liberia presente la mia graphic novel "Dopo il naufragio" - Ortica - Momo edizioni
Acquistabile anche sul sito di momo al seguente link: http://momoedizioni.it/catalogo/dopo-il-naufragio/
Questa graphic novel è un viaggio nel tempo e nello spazio raccontato da una giovane autrice italiana. È un viaggio tra movimenti sociali diversi alla ricerca di un continuum generazionale che si è spezzato tanti anni fa. Si comincia con il ’77 (le giornate dell’uccisione di Francesco Lorusso), si passa agli anni Novanta e si continua con Genova 2001. Questo è un fumetto tosto – che va in profondità – fatto di salti temporali che collegano il passato, il presente e il futuro di un rapporto tra un padre e sua figlia. Tra le tavole, intanto, durante la narrazione, scorrono immagini e simboli di una perdita, di rinascita e resistenza, tra partenze, ritorni e abbandoni (momo edizioni)
Per maggiori info intanto un bell'articolo sul seguente link: https://www.quotidianodipuglia.it/cultura/dopo_il_naufragio_momo_edizioni_ortica-8307831.html

venerdì 8 dicembre 2023

Mostri di plastica

MOSTRI DI PLASTICA - Dr. Fabiana Corami - Dr. Beatrice Rosso con le mie illustrazioni, edito da Phoresta Ets. Grafica C.Guaita. Come le microplastiche stanno cambiando l'ambiente a livello globale. Presentato il 18 Novembre durante la rassegna Bookcity Milano in Gilda Contemporary Art.

mercoledì 16 dicembre 2020

Menzione speciale


Menzione speciale assegnata al sentiero in concorso al festival / meeting della  città incantata  di Civita di Bagnoregio  - Regione Lazio

Menzione speciale - le motivazioni:

per vedere il corto:





lunedì 30 novembre 2020

Festival "la città incantata" di Civita di Bagnoregio

Il sentiero, il mio corto animato è stato selezionato per partecipare al concorso del festival della città incantata di Civita di Bagnoregio, la bellissima Civita di Bagnoregio nella regione Lazio.

 ‘La Città Incantata – VI Meeting Internazionale dei disegnatori che salvano il mondo



Tutti i progetti, corti e videoclip sono visionabili sulla pagina di ATCL Magazine:



Kampos

https://kampos.com

Il nuovo progetto animato realizzato per il brand Kampos

Art director: Roberto Da Pozzo
Illustrations - 2D animation: Emanuela Bartolotti
Sound Design: Marro Bruno
Agency Carla Pozzi - Milano






Tutti i prodotti  sono realizzati con bottiglie di plastica riciclate, reti da pesca abbandonate nei mari, altri materiali di nylon e/o tessuti organici.
Ogni singolo dettaglio è studiato e progettato per essere sostenibile al 100% e usi prodotti sono nuovamente riciclabili dopo l'uso.



domenica 23 agosto 2020